Molto spesso ci troviamo a parlare di Isee ma in realtà non sappiamo bene a cosa serve e quando si presenta precisamente. Qualche nozione nel dettaglio aiuterà chi si avvicina a questo mondo per la prima volta, anche se non si tratta di un argomento semplice. La cosa che c’è da sapere prima di altre è che l’Isee, l’indicatore di situazione economica equivalente, viene richiesto dalle famiglie italiane per capire quale sia la propria situazione economica sia per quanto riguarda il reddito che i possedimenti. Si calcola mettendo in relazione il rapporto della situazione economica con altri parametri ben definiti.
A cosa serve è abbastanza chiaro, per ricevere agevolazioni fiscali e l’accesso a numerosi servizi sociali che lo Stato garantisce alle famiglie come l’asilo nido e la scuola dell’infanzia, le prestazioni del diritto allo studio universitario, le mense scolastiche, l’assegno per il nucleo familiare e molti altri. Per averlo ogni nucleo familiare deve compilare la Dsu, la dichiarazione sostitutiva unica che contiene i dati anagrafici e fiscali in modo da poter capire se si può accedere ai servizi richiesti o meno.
Quando si presenta l’Isee? Può essere presentato in qualsiasi periodo dell’anno ed è valido fino al 15 gennaio dell’anno successivo. Se in questi mesi dovessero presentarsi cambiamenti di redditi, nucleo familiare o possedimenti è necessario presentare una nuova dichiarazione.
A concorrere all’accrescimento del reddito si sono aggiunti alcuni valori come gli assegni al coniuge e ai figli, una quota degli affitti, il 20% del reddito da lavoro dipendente o da pensione, una franchigia sulle abitazioni di proprietà, gli interessi relativi a investimenti in prodotti finanziari, spese per i disabili.
La domanda può essere presentata all’Ente che eroga la prestazione, all’Inps, al Comune di residenza o al Caf e va ricordato che i dati relativi alla situazione reddituale sono quelli che riguardano i due anni precedenti la presentazione. Può anche essere inviata direttamente da chi richiede l’Isee per via telematica nell’apposita sezione presente sul sito dell’Inps con il proprio Pin a portata di mano.
Dopo la protesta Caf per il mancato accordo con l’Inps che aveva portato alla decisione dell’ Isee sospeso, lo scorso maggio è stato firmato il rinnovo della convenzione che garantisce la gestione dei servizi relativi agli adempimenti per il rilascio dei certificati Isee da parte del Caf. Tutto è tornato alla normalità, almeno per quanto sembra.
Per il calcolo della Dsu e la relativa certificazione Isee ci sono dei documenti necessari che devono essere consegnati. Ecco i principali:
– Stato di famiglia
– Documento d’identità valido
– Codice fiscale
– Ultima dichiarazione dei redditi
– Certificazione dei redditi
– Dati patrimonio immobiliare
– Contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato
– Saldo contabile dei depositi bancari e postali
– Eventuali certificati d’invalidità